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Fronte Reggia Apartment vanta una posizione strategica poichè è a pochi passi dalla stazione ferroviaria, proprio di fronte all'ingresso principale della Reggia e a pochi metri dal centro storico di Caserta. Nei pressi della nostra struttura troverete parcheggi sia privati che pubblici, supermercati, bar, pizzerie, ristoranti e negozi per lo shopping.
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Nel 1750 Carlo di Borbone (1716-1788) decise di erigere la reggia quale centro ideale del nuovo regno di Napoli, ormai autonomo e svincolato dall’egida spagnola. reggiaLa scelta del luogo dove sarebbe sorta la nuova capitale amministrativa del Regno cadde sulla pianura di Terra di Lavoro, nel sito dominato dal cinquecentesco palazzo degli Acquaviva. Il progetto per l’imponente costruzione, destinata a rivaleggiare con le altre residenze reali europee, fu affidato, dopo alterne vicende, all’architetto Luigi Vanvitelli (1700-1773), figlio del più importante pittore di vedute, Gaspar Van Wittel, già attivo a Roma sotto Benedetto XIV nel restauro della cupola di S.Pietro.
La costruzione della Reggia ebbe inizio con la posa della prima pietra il 20 gennaio del 1752 e procedette alacremente sino al 1759, anno in cui Carlo di Borbone, morto il Re di Spagna, lasciò il regno di Napoli per raggiungere Madrid. Dopo la partenza di Carlo i lavori di costruzione del Palazzo nuovo , come veniva denominata all'epoca la Reggia, subirono un notevole rallentamento, cosicchè alla morte di Luigi Vanvitelli, nel 1773, essi erano ancora lungi dall'essere completati. Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi e successivamente altri architetti, che si erano formati alla scuola del Vanvitelli, portarono a compimento nel secolo successivo questa grandiosa residenza reale.
La Reggia di Caserta ha una pianta rettangolare articolata su corpi di fabbrica affacciati su quattro grandi cortili interni e si estende su una superficie di circa 47.000 metri quadrati per un’altezza di 5 piani pari a 36 metri lineari. Un imponente portico (cannocchiale ottico”) costituisce l'ideale collegamento con il parco e la cascata, posta scenograficamente al culmine della fuga prospettica così creata.
Il Belvedere di San Leucio è un complesso monumentale nel comune di Caserta, voluto da re di Napoli e Sicilia Carlo di Borbone. Insieme al Palazzo Reale di Caserta ed all'Acquedotto del Vanvitelli, è Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

Casertavecchia è un borgo medievale, frazione del comune italiano di Caserta, ubicato alle pendici dei monti Tifatini.
Sorge a circa 401 metri di altitudine e a 10 km di distanza da Caserta (in direzione nord-est), benché la distanza in linea d'aria sia di soli 4 km. In epoca medievale costituì il principale nucleo urbano di Caserta, ed è oggi tra i monumenti nazionali italiani.

L’Acquedotto Carolino è un’opera d’ingegneria idraulica progettata dall’architetto Luigi Vanvitelli. La sua costruzione, cominciata nel 1753, consente la realizzazione del sogno di re Carlo di Borbone. Grazie all’acquedotto, l’acqua raggiunge il Parco Reale della Reggia di Caserta all’altezza dalla cascata, e da qui scende ad alimentare l’articolato sistema di vasche e fontane dopo aver percorso 38 chilometri. L’acquedotto comincia il suo percorso alle falde del Monte Taburno, a Bucciano in territorio di Airola, dove attinge alle sorgenti del Fizzo a una quota di 243 metri s.l.m. Il suo condotto prosegue per lo più interrato, segnalato in superficie da 67 torrini funzionali al controllo e allo sfiato. Per il completamento dell’opera occorrono 17 anni e una somma complessiva di 622.424 ducati. Nel 1826 Antonio Sancio, amministratore dei siti reali di San Leucio e Caserta, definisce l’opera come «una delle più singolari che esistano in Europa». L’acquedotto è l’opera che maggiormente impressiona i visitatori stranieri dal Settecento.


Alla Reggia di Caserta il Giardino Inglese fu costruito per volere della regina Maria Carolina, su consiglio del ministro plenipotenziario britannico William Hamilton. Il muro di cinta fu completato il 7 aprile 1787. Carlo Vanvitelli presentò il progetto alla corte il 26 aprile successivo. Per la sua realizzazione, il presidente della Royal Society di Londra suggerì il nome di un brillante botanico: John Andrew Graefer. Sostenuti da numerosi giardinieri, Vanvitelli e Graefer diedero vita a un giardino di gusto romantico, dominato da scorci apparentemente selvaggi, rilievi e corsi d’acqua. Nel Giardino Inglese della Reggia di Caserta presunte rovine e statue d’origine archeologica si legano alle entusiasmanti scoperte di Ercolano e Pompei. Un’eccezionale varietà di piante esotiche testimonia dell’interesse dei Borbone per la botanica. Appena oltre l’ingresso, due statue cinquecentesche provenienti dalle antiche proprietà dei principi Acquaviva accolgono il visitatore, introducendolo in un ambiente dalla forte carica onirica.
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